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Sesto senso

La percezione cognitive di chi ci sta di fronte

Ma il sesto senso esiste davvero? Ma come è possibile percepire caratteristiche inerenti persone appena viste delle quali non conosciamo assolutamente nulla? Si tratta di stregoneria o di qualche genere di diavoleria soprannaturale con la quale alcuni (prevalentemente donne) percepiscono il carattere e vai aspetti degli individui incontrati?

Incominciamo con il dire che il sesto senso esiste, è una forma rara di percezione che riscontriamo in forma innata presso i soggetti definiti “antropologi congeniti”, e non si tratta di un fenomeno ipersensoriale o magia.

Vediamo un po’ di capire di cosa si tratta e conoscere meglio questo fenomeno:

E’ possibile osservare una persona in maniera visiva, per trarne alcune constatazioni utili per avviare semplici deduzioni; Per esempio osservando le mani di un individuo è possibile stabilire che tipo di lavoro svolge: La presenza di calli e parti dure indica che il soggetto è impiegato il lavori di manovalanza, screpolature e pelle insecchita indica il contatto con cementi e calci, tracce di sporco possono far intuire determinate categorie, per esempio meccanico, panettiere, eccetera; La cura dei capelli, delle unghie della pelle rivelano indicazioni preziose sulla casta e tenore di vita sociale della cavia, come anche il tipo e la distribuzione dell’abbronzatura; L’abbigliamento fornisce inoltre informazioni visive supplementari, dalla corrente politica (di destra o sinistra), allo stereotipo del gruppo d’appartenenza e alla professione svolta; Per esempio, “dark”, “punk”, “avvocati”, “studenti”, “naziskin”, “gay”, sono tutti gruppi che in qualche modo hanno o possono avere segni nel vestire che li contraddistinguono, ogni gruppo possiede anche sottogruppi che suddividendo quindi i soggetti in sottocategorie. Per alcune categorie possono esserci elementi che si intersecano come per esempio l’uso della cravatta che viene adoperato in vari gradi. La cravatta stessa se indossata, fornisce informazioni preziose sul gusto di chi la porta, ma anche sulla professione (per esempio i politici indossano prevalentemente un tipo di cravatta cosiddetta “formale”).

Oltre l’osservazione visiva della persona, altre informazioni si rivelano per via olfattiva, uditiva (dal tono della voce), e soprattutto dalla gestualità.

Ecco quindi che un soggetto attento e ben allenato è in grado di carpire a prima vista informazioni utili a stabilire quale sia il tipo di persona incontrata.

I soggetti che hanno questa capacità cognitiva intrinseca, quindi dalla nascita (quelli che noi definiamo come “antropologi innati”), hanno capacità percettive che vanno ben oltre le semplici osservazioni di qui sopra, questi soggetti hanno la capacità a livello inconscio d’eseguire simultaneamente milioni di calcoli e osservazioni che prendono spunto da cose banalissime e insignificanti se non sorrette da ragionamenti complicatissimi; Questi calcoli vengono eseguiti da chi possiede questa capacità, in automatico, esattamente alla stessa stregua degli automatismi che il cervelletto elabora per far si che una persona rimanga in equilibrio camminando, o che un pattinatore non cada mentre si esibisce sui pattini; sono infatti analisi e congetture che vanno ben oltre la potenza di calcolo di un normale computer (dei giorni nostri) e nessun soggetto privo di questa qualità innata riuscirà mai allenandosi a raggiungere risultati e capacità anche solo simili a quelle presenti negli “antropologi innati”, ovvero dei soggetti provvisti del sesto senso.

Un “antropologo innato” è in grado di carpire dalla propria cavia, informazioni da particolari quali la disposizione e l’affioramento delle vene sotto la cute, dal muoversi delle palpebre, dal colore della pelle in certi punti, da timbri quasi impercettibile presenti nel tono della voce, e da una infinità di particolari che messi tutti assieme forniscono un quadro generale del soggetto preso in esame, con un margine di errore trascurabile, per esempio è in grado di determinare l’età della persona osservata con un margine di errore di pochi mesi, nonostante questa possa essere truccata, fare uso di cosmetica e apparentemente dimostrare un età assai differente.

Il sesto senso, non trattandosi di un fenomeno soprannaturale, lo si può allenare raggiungendo buoni livelli di percezione.

In chiusura menzioniamo anche quello che è un meccanismo di trasmissione sensoriale innata, intrinseco in tutti noi, sì ognuno di noi dispone di un dispositivo per la trasmissione al prossimo di percezioni! Stiamo parlando delle espressioni del volto, infatti decine di muscoli in automatico si contraggono e si rilassano per trasmettere visivamente innumerevoli sensazioni: Un sorriso, una smorfia, la posizione inarcata delle sopracciglia, il naso arricciato, la posizione dello sguardo, e un infinità d’espressioni, trasmettono sensazioni a coloro che ci osservano.

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